Ho lasciato la mia bambina di due anni con mio marito per tre giorni e quando sono tornata a casa ero inorridita da quello che aveva fatto a nostra figlia.

Ho lasciato la mia bambina di due anni con mio marito per tre giorni e quando sono tornata a casa ero inorridita da quello che aveva fatto a nostra figlia.😱😢

Un giorno, il mio capo mi chiamò e mi disse che quel fine settimana avrei dovuto partire per un viaggio di lavoro.

Immediatamente, mi è venuta in mente la domanda principale: chi si sarebbe preso cura di mia figlia? Mia madre aveva una visita medica. Mia suocera vive in un’altra città. Non avevo altra scelta che lasciare mia figlia con mio marito.

Mio marito, pur essendo solitamente un padre affettuoso e premuroso, non era mai rimasto solo con il bambino per più di qualche ora. Ma ha acconsentito subito.

— “Anche lei è mia figlia.”

Accettai; non avevo altra scelta.

Venerdì mattina è andato tutto liscio. Ho dato un bacio d’addio alla piccola e ho spiegato ancora una volta a mio marito quando e come allattarla e quando metterla a letto. Lui ha sorriso nervosamente, mi ha abbracciato e ha detto solo:

— “Andrà tutto bene, non preoccuparti!”

Ma ho passato tutti e tre i giorni in ansia. Ho chiamato decine di volte, ma mio marito non rispondeva. Ho cercato di calmarmi pensando che era una brava persona e un buon padre, quindi doveva andare tutto bene.

Quando sono tornata a casa, sono rimasta inorridita nel vedere cosa aveva fatto mio marito a nostra figlia in mia assenza. 😢😢Continua nel primo commento👇👇

L’appartamento era vuoto. Nessun giocattolo, nessuna risata: solo silenzio. Sul tavolo c’era un biglietto:

“Questo mostro è con tua madre e non posso più vivere così. Il mio avvocato ti contatterà.”

Con mani tremanti, chiamai mia madre. Mi raccontò subito cosa era successo. Mio marito riuscì a farcela solo il primo giorno. La nutrì, giocò con lei, persino scherzò con lei.

Ma poi i suoi nervi cedettero. Smise di cucinare, la lasciò sola, non rispose quando lei pianse. E il terzo giorno, prese la bambina, la portò da mia madre e scomparve.

Rimasi lì seduto, incapace di capire: come? Come poteva trattare suo figlio in quel modo?

Ora siamo divorziati. Mia figlia non ha più contatti con suo padre. Ma forse non è necessario: ha me e la mia famiglia.

Mamme, cosa ne pensate: perché a volte gli uomini si arrendono così facilmente, come se la genitorialità fosse un peso che solo le donne devono portare?

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