

Ogni fine settimana, io e mio figlio di 9 anni facciamo delle piccole gite in luoghi panoramici, foreste, laghi, campi aperti, ovunque. Scatto foto per la mia collezione e ci godiamo l’aria fresca insieme. È una cosa che facciamo da anni. Siamo solo noi due. Suo padre ci ha lasciato sette anni fa.
Questo fine settimana non è stato diverso. Abbiamo trovato una bellissima foresta che non avevamo mai esplorato prima. Abbiamo gironzolato, riso, scattato foto, solo un altro giorno perfetto.
E poi l’abbiamo vista. Una vecchia roulotte, ferma nel mezzo di una radura. Abbandonata, intatta per anni. Mi ha dato una strana sensazione, ma mio figlio? Curioso come sempre.
Prima che potessi fermarlo, è corso dritto alla porta.
“ASPETTA! NON APRIRLA!” Ho urlato.
Troppo tardi. Ha spinto la porta ed è entrato.
Mi sono precipitato dietro di lui, ma prima che potessi raggiungere la porta, QUESTA SI È CHIUSA DI SCATTO.
Ho afferrato la maniglia, ho tirato, tirato, non si muoveva.
Poi l’ho sentito.
“MAMMA! AIUTO!”
Ho iniziato a colpire la porta con tutta la forza che avevo, il cuore che mi batteva nelle orecchie.
“MAMMA! C’È QUALCUNO QUI DENTRO!” gridò mio figlio, la sua voce tremante.
Il panico mi stava prendendo, ma cercavo di restare lucida. Ho gridato: “Non ti muovere! Ti tiro fuori subito!”.
Poi… silenzio.
“M-am…?” La sua voce si è interrotta, come se fosse stata coperta.
Ho guardato la finestra della roulotte — c’era una tendina polverosa. L’ho spinta di lato con un bastone e quello che ho visto mi ha gelato il sangue: dietro mio figlio, nell’ombra, c’era una figura alta, immobile, che lo fissava.
Ho urlato il suo nome e mi sono lanciata contro la porta. Questa volta si è aperta di colpo, come se dall’interno qualcuno l’avesse sbloccata.
Dentro… mio figlio era da solo. Nessuna traccia di quella figura. Solo polvere, vecchi mobili, e un odore stantio.
Lui mi è saltato tra le braccia, piangendo: “Mamma… mi ha detto di restare con lui per sempre.”
Non abbiamo perso tempo: siamo corsi via dalla foresta senza guardarci indietro.
Quella roulotte… non voglio mai più sapere cosa c’era dentro.
Để lại một phản hồi