IL MIO RAGAZZO SI È RIFIUTATO DI SPOSARMI, FINCHÉ NON HA SENTITO DELLA MIA EREDITÀ, COSÌ HO GIOCATO

Patrick e io stavamo insieme da due anni e ogni volta che gli dicevo di andare a vivere insieme o di fidanzarci, la sua risposta era sempre la stessa:
“Non ci conosciamo ancora abbastanza bene”.

Bene. Ho aspettato. Sono stata paziente.

Poi mia zia è morta il mese scorso, lasciandomi il suo appartamento con tre camere da letto.

L’ho detto a Patrick. E quella stessa notte? Lui magicamente “mi conosceva abbastanza bene” e SI È PRESENTATO SU UN GINOCCHIO.

Lo stesso ragazzo che non era pronto solo due settimane prima, all’improvviso aveva in mano un anello.

Mi sentivo male. Non era me che voleva, era un appartamento gratis.

Ma invece di chiamarlo fuori? Ho giocato.

Ho sussultato, mi sono stretta il petto e ho forzato il sorriso più grande di sempre.

“Sì! Ti sposerò!”

I suoi occhi si sono illuminati. Ma poi ho alzato un dito.

“A UNA condizione.”

“Qualsiasi cosa, tesoro!” ha sorriso.

Ho preso un respiro profondo e ho sganciato la bomba.

“Da ora in poi, seguirai SEMPRE una delle mie regole.”

Il suo sorriso vacillò. “Quale regola?”

Mi sono avvicinata, guardandolo dritto negli occhi.
“La regola è semplice: mai, mai vivere in una casa che non paghi tu.

Il colore gli è sparito dal viso.
“Cosa intendi?” balbettò.

Ho fatto finta di essere sorpresa che non avesse capito.
“Oh, non te l’ho detto? Ho venduto l’appartamento di mia zia la settimana scorsa. Tutti i soldi sono già sul mio conto per un fondo pensione. Ma tranquillo, possiamo continuare a vivere dove siamo ora… a patto che tu paghi l’affitto.”

Patrick ha iniziato a ridere nervosamente, pensando fosse uno scherzo. Poi ha visto che ero seria.
“Quindi… non c’è nessuna casa gratis?”

“Esatto. Ma c’è ancora il matrimonio, se vuoi… basato sull’amore, non sui metri quadri.”

Il silenzio che seguì fu più eloquente di qualunque risposta.
Il giorno dopo, mi ha mandato un messaggio dicendo che “non era pronto” e che “aveva bisogno di riflettere”.

Indovina un po’? Sto riflettendo anch’io… su quanto sia bello avere finalmente la conferma di aver schivato una pallottola.

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