

Quel giorno ero appena tornata da un viaggio di lavoro e finalmente avevo un giorno libero. L’ho trascorso a recuperare le faccende domestiche, felice di essere a casa.
Poi mio figlio di 10 anni è entrato da scuola, mi ha appena guardato, ha mormorato un veloce “ciao” ed è andato dritto in camera sua.
Mi ha fatto un po’ male. Non gli importava che fossi tornata?
Ma poi… ho sentito qualcosa che mi ha fatto fermare il cuore.
Mentre pulivo vicino alla sua stanza, l’ho sentito al telefono. La sua voce era calda ed eccitata, niente a che vedere con come mi aveva parlato prima.
“Ciao mamma! Sì, oggi la scuola è andata bene. Domani ti racconterò tutto dei miei voti! Vengo a trovarti invece di andare a scuola, ok? Ci vediamo domani!”
Mi sentii come se mi avessero tolto l’aria dai polmoni.
Con chi stava parlando?
Non dissi niente a mio marito. Non affrontai mio figlio. Avevo bisogno di vedere con i miei occhi.
Così, la mattina dopo, quando uscì per “scuola”, lo seguii di nascosto.
E cosa vidi? Non ero pronta.
Passò davanti alla scuola, svoltò nella strada successiva e si fermò davanti a una casa che non riconobbi.
Poi bussò.
Pochi secondi dopo
…la porta si aprì, e lì, in piedi, c’era una donna sui trent’anni con un sorriso enorme.
«Ciao, tesoro!» disse, piegandosi per abbracciarlo.
Il mio cuore batteva all’impazzata. Chi diavolo era quella donna?
Lei lo fece entrare come se fosse la cosa più naturale del mondo, e io rimasi in macchina, cercando di respirare.
Dopo qualche minuto, non resistetti. Mi avvicinai alla finestra del salotto e sbirciai.
Lì dentro, il mio bambino rideva, seduto a un tavolo, mentre la donna gli serviva pancakes e succo d’arancia.
Ma la parte più inquietante?
Sul mobile, c’erano foto di lei… con mio figlio. In una, lo teneva in braccio da piccolo.
In quel momento capii che quella “mamma” al telefono non ero io — ma qualcuno che lo conosceva da sempre… e che mio marito non mi aveva mai menzionato.
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